Prosegue l’avventura di Corrado Fasolato che da qualche anno ormai, abbandonati i fasti della grande ristorazione di albergo
riceve i suoi ospiti sulle colline che circondano il comune di Schio, allo Spinechile Resort.
Dove, diciamolo subito, solo un cuoco davvero bravo (e lui lo è, senza alcun dubbio) potrebbe pensare di posizionarsi: qui, in
Contrà Pacche, semplicemente non ci si passa per caso, ma bisogna proprio volerci venire. La strada è a dir poco impervia ma,
come non di rado accade nella vita, il sacrificio per raggiungere l’obiettivo verrà ampiamente ricompensato. In primis dal
suggestivo panorama che si gode dalla parete a vetri della piccola e accogliente sala da pranzo, ma soprattutto dalla cucina di
Fasolato, chef di riconosciuto talento e grande creatività.
Una scelta, la sua, sicuramente coraggiosa, dettata dalla voglia di tornare a vivere e a lavorare vicino alla sua Vicenza in una
dimensione altra.
E anche dal sogno di avere un luogo in cui coltivare personalmente la frutta e la verdura utilizzate per la sua cucina. E qui
potrà farlo, dal momento che il ristorante è circondato da oltre 50mila metri di terreno sui quali ha iniziato una ambiziosa e
stimolante opera di riqualificazione e coltivazione.
Insomma tutto sembrava giocare affinchè lo chef, lontano, dai condizionamenti di strutture alberghiere di prestigio, potesse
trovare la massima libertà di espressione seppure dovendo tenere in giusto conto le nuove necessità gestionali ed
economiche.
La sala è perfettamente gestita dalla brava Paola, moglie dello chef, che fa anche da sommelier e che saprà suggerirvi
abbinamenti assolutamente non banali.
Fasolato si conferma chef di grande solidità. Tecnica impeccabile al servizio di una spiccata centralità gustativa.
Tuttavia abbiamo avuto l’impressione che in cucina qualcosa si sia fermato, che la preoccupazione di rassicurare il cliente
abbia preso decisamente il sopravvento sulla voglia di regalargli emozioni.